Oltre duecento cerealicoltori hanno partecipato alla riunione informativa che si è tenuta il 10 febbraio a Ruffia.
Le novità sull’agrotecnica del mais hanno riguardato prevalentemente la necessità di anticipare il ciclo del mais giungendo in fioritura nell’ultima decade di giugno per sfruttare al meglio la radiazione solare e garantire così una migliore produttività alla pianta e un minore sviluppo delle tanto temute micotossine. Per il frumento è stata approfondita la tecnica di concimazione che, se ben gestita, riesce ad incrementare il valore proteico e di conseguenza la remunerazione della coltura.
Da qui il passo è stato breve per arrivare al cuore della riunione: come incrementare il reddito dell’azienda cerealicola?
I dati di mercato segnalano una crescita mondiale dei consumi, ma le ultime annate non hanno confermato le previsioni di rialzo dei prezzi.
I tecnici di settore hanno indirizzato l’attenzione sulle filiere, le sole in grado di offrire ritiro del prodotto e quotazioni superiori all’ordinario.
Per quanto riguarda la filiera del “Frumento di Forza” la ditta Isaia Srl ha segnalato la varietà Rebelde come esempio di frumento che, se ben seguito in concimazione, è in grado di ottenere buone produzioni ma con tenore proteico molto elevato che è stato remunerato nel 2016 circa 30 € al di sopra del frumento panificabile.
Anche il mais ha visto nascere nuove filiere negli ultimi anni. In particolare i mais bianchi e i mais vitrei destinati alla filiera alimentare umana e zootecnica hanno spuntato circa 15 € a tonnellata in più rispetto al mais comune. In questo caso è necessario applicare tecniche in grado di minimizzare le tossine, fra cui le semine anticipate, le concimazioni starter ed i trattamenti insetticidi mirati.
L’impegno nel perfezionare l’agrotecnica necessaria ad entrare in filiera non è da poco, ma è una strada da valutare per diversificare e incrementare il reddito dell’azienda.