Presenza del tarlo asiatico del fusto, coleottero cerambicide nel territorio comunale di Vaie (TO)
Venerdì 27 luglio 2018, grazie alla segnalazione al Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte da parte di una cittadina e dei Carabinieri forestali della Sezione di Almese, è stato trovato nel comune di Vaie l’insetto Anoplophora glabripennis anche detto tarlo asiatico del fusto.
Lunedì 30 luglio ispettori fitosanitari del Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici hanno
eseguito un primo sopralluogo rilevando la presenza dell’insetto e di numerosi fori su piante di
acero presenti nell’area urbana di Vaie.
E’ stato subito avvisato il Comune e il 31 luglio si è riunito immediatamente un gruppo di lavoro a
Vaie con la presenza del Sindaco, del Vice Sindaco e dei Carabinieri forestali della Stazione di
Almese. Il 31 luglio è stata effettuata anche la comunicazione ufficiale al Ministero per le Politiche agricole e alla Commissione europea.
il primo focolaio in Piemonte dell’Anoplophora glabripennis
Si tratta del primo focolaio in Piemonte di questo organismo fortemente nocivo per le piante. Il tarlo asiatico del fusto è già stato trovato in anni passati in Lombardia, Marche e Veneto.
Quali danni provoca il tarlo asiatico del fusto?
L’insetto è assolutamente innocuo per l’uomo e per gli animali, ma è in grado di arrecare gravi danni alle piante perché nella fase larvale vengono scavate gallerie all’interno dei fusti e dei rami principati delle piante.
Per tale motivo è soggetto a lotta obbligatoria sul territorio europeo ai sensi della Decisione di esecuzione (UE) 2015/893 del 9 giugno 2015 relativa alle misure atte a impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione di Anoplophora glabripennis (Motschulsky).
Le piante colpite sono le latifoglie e in particolare: acero, albicocco, betulla, carpino, ciliegio, faggio, frassino, ippocastano, lauroceraso, nocciolo, olmo, ontano, platano, pesco, pioppo, salice, susino, tiglio.
Esiste un altro coleottero cerambicide l’Anoplophora chinensis, detto tarlo asiatico delle radici, che attacca soprattutto la parte basale delle piante e le radici affioranti e può essere introdotto con le piante.
Il tarlo asiatico del fusto, nel caso di Vaie, potrebbe essere stato introdotto con legname di latifoglie o con strutture per imballaggi.
Da quanto osservato potrebbe essere presente da circa tre anni.
A Vaie per ora è stata riscontrata la presenza su aceri e su un salice. L’insetto, infatti, quando inizia ad alimentarsi su una specie di pianta continua poi a preferire sia quella specie sia il nucleo di piante su cui ha iniziato a deporre le uova e a nutrirsi (comportamento detto “homing”).
Questo comportamento consente di ipotizzare che l’eradicazione possa essere attuata.
Misure di emergenza
Il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, l’IPLA (Istituto Piante da Legno e Ambiente), il Comune di Vaie e i Carabinieri forestali hanno messo in atto le prime misure di emergenza collaborando in modo tempestivo e sinergico.
Il 3 agosto il Prof. Roversi del CREA-DC di Firenze (specializzato in gestione di emergenze fitosanitarie legate all’introduzione di “pests” alieni) ha fatto un sopralluogo per valutare la situazione dell’infestazione e le possibili strategie di intervento.
SCARICA LA SCHEDA DELL’INSETTO
E’ stato effettuato un primo trattamento insetticida giovedì 2 agosto in orario serale-notturno, grazie anche alla collaborazione del Comune di Vaie e dei volontari dell’AIB di Vaie; è stato eseguito un secondo trattamento il 9 agosto e ne sarà effettuato un altro il 20 agosto.
E’ importante che i cittadini segnalino la presenza dell’insetto al Settore Fitosanitario via mail all’indirizzo piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it o per telefono al numero 0114321473.
Nelle prossime settimane proseguiranno i controlli sulle piante ospiti dell’insetto al fine di avere
una mappatura precisa e poter delimitare sia il focolaio da eradicare sia la zona cuscinetto.
In autunno saranno completati i controlli in raggi di un 1 e 2 chilometri dal focolaio.
Seguiranno gli abbattimenti e lo smaltimento del legname.
Il Piano di intervento è molto complesso e sarà impegnativo ma si opererà sinergicamente per
eradicare il focolaio e salvaguardare le piante e l’ambiente dell’area interessata.
La DD 902 di lotta obbligatoria è stata emanata il 10 agosto 2018
ZONA FOCOLAIO DEL TARLO ASIATICO DEL FUSTO IN PIEMONTE
La zona focolaio è situato nel viale alberato di Vaie
E la zona cuscinetto copre un’area di 2 km di raggio dalla zona focolaio