LE NOVITA’ SULLE REGOLAZIONI STRUMENTALI DALLA REGIONE PIEMONTE
Il PAN stabilisce che tutte le macchine irroratrici antecedenti per acquisto o costruzione il 26/11/2011, devono essere sottoposte a Controllo Funzionale entro il 26 novembre 2016. In aggiunta, le macchine delle aziende che aderiscono alle misure agro-ambientali del PSR, oppure particolari metodologie di produzione, ad es. biologico o lotta integrata devono essere sottoposte a Regolazione con medesima scadenza.
Per le macchine costruite o acquistate dopo il 26 novembre 2011 il controllo funzionale e/o regolazione deve essere effettuato entro cinque anni dalla data di acquisto o di costruzione.
Fino al 2020 i controlli funzionali saranno validi per cinque anni, dal 2020 in poi i controlli dovranno essere effettuati ogni tre anni.
Approfondimenti sulla Regolazione Strumentale
Che cos’è la “Regolazione”? La regolazione riguarda l’adattamento della macchina alla distribuzione su specifiche realtà colturali e con specifiche esigenze della coltura e dell’azienda che la utilizza. Normalmente gli agricoltori tendono già ad effettuare una regolazione, scegliendo gli ugelli, la velocità di avanzamento e la pressione di esercizio, che però viene classificato come “calibrazione”, in quanto l’agricoltore non ha la possibilità di effettuare delle prove con appositi strumenti per testare l’efficienza delle scelte fatte. Per la vera e propria regolazione entrano in gioco i tecnici abilitati, che danno un aiuto effettuando delle prove e certificando la Regolazione che viene fatta insieme all’agricoltore. La Regione Piemonte ha recentemente apportato delle novità in materia di Regolazione Strumentale, rendendo più approfondito e completo il concetto di regolazione strumentale, aumentando la mole di dati richiesti per l’emissione del certificato.
I CRITERI DI TARATURA PER Barre Irroratrici
Per la regolazione da effettuare sulle barre irroratrici, ad esempio utilizzate nella coltivazione dei cereali, oggi vengono richiesti molti più dati, sia per coltura che per fase di coltivazione. I criteri principali di regolazione per le barre sono la tipologia degli ugelli, velocità di avanzamento, pressione di esercizio, volume distribuito a ettaro e altezza di lavoro. Non bastano più, quindi, i soli risultati della regolazione avvenuta.
I dati da inserire nel sistema devono essere molto precisi: ad esempio è necessario specificare la marca e la tipologia degli ugelli. Perché è molto importante determinare con esattezza il tipo di ugello? Questo per stabilire la sua portata in base alla pressione di utilizzo della macchina. Ciò va a determinare, in base alla velocità di avanzamento, il volume di soluzione di acqua e prodotto fitosanitario distribuito a ettaro. Molto importante anche l’altezza di lavoro della barra irroratrice per evitare il più possibile l’effetto deriva.
Chiaramente andare a modificare uno qualsiasi di questi parametri comporta delle differenze sostanziali ad esempio, il cambiare la grandezza del foro dell’ugello, provoca una diversa portata, con una conseguente diversa quantità di litri ad ettaro erogati. Per questo è molto importante effettuare delle prove fisiche ad ogni modifica che viene fatta per la regolazione della macchina, per determinare l’omogeneità di distribuzione, altrimenti impossibile da determinare ad occhio.
I CRITERI DI TARATURA PER gli Atomizzatori
Per gli atomizzatori i principi di regolazione sono pressoché identici, però vi sono altri fattori che entrano in gioco oltre a quelli già elencati in precedenza. Per gli atomizzatori è molto importante fare distinzione tra le colture: in frutticoltura vengono eseguiti più trattamenti sulla stessa coltura in epoche diverse, questo significa che effettuare un trattamento su un frutteto a ridotta o piena vegetazione comporta il dover eseguire almeno due regolazioni strumentali.
Altri fattori da tener conto, sono la regolazione dell’inclinazione degli ugelli presenti. L’ultimo ugello più in basso, se non inclinato correttamente, può andare ad irrorare il fusto e quindi si avrebbe uno spreco di prodotto.
Come già descritto in precedenza è necessario verificare le modifiche apportate con la regolazione ed è qui che vengono in aiuto i tecnici. Vi sono delle strumentazioni particolari per attuare delle prove di distribuzione e che sono in grado di generare dei diagrammi di spandimento dei prodotti sulla coltura. Da qui si agisce sulla regolazione della macchina per ottimizzare la distribuzione.
Conclusioni
In conclusione la Regolazione Strumentale, oltre per il rispetto degli obblighi di legge, è un valido aiuto per le aziende agricole in quanto può contribuire ad aumentare l’efficienza delle macchine agendo in due modi: migliorare l’efficacia dei trattamenti eseguiti e contribuire ad un risparmio economico evitando ulteriori interventi.
Si vuole precisare che queste regolazioni non servono per “insegnare” agli agricoltori ad eseguire i trattamenti, ma sono un ottimo metodo di confronto tra loro e i tecnici, in quanto c’è molto da imparare da entrambe le parti.