corretta gestione
La corretta gestione dei prodotti reflui del trattamento fitoaitrico rappresenta una dei punti chiave per la riduzione del rischio di inquinamento puntiforme da prodotti fitosanitari. I reflui del trattamento sono rappresentati essenzialmente dai liquidi contenenti prodotti fitosanitari che possono rimanere all’interno dell’irroratrice al termine della distribuzione, dagli eventuali sversamenti di prodotto generati durante le operazioni di riempimento dell’irroratrice effettuate nel cortile aziendale, e dalle acque di lavaggio interno ed esterno dell’irroratrice quando questa operazione è effettuata in azienda
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specifiche condizioni in cui opera l’azienda agricola
Le specifiche condizioni in cui opera l’azienda agricola determineranno le quantità di acque reflue e l’entità del livello di contaminazione da prodotti fitosanitari di tali reflui. In particolare, il numero di colture coltivate ed il relativo calendario dei trattamenti determineranno quante volte la macchina irroratrice dovrà essere completamente svuotata e pulita in modo da evitare danni o residui pericolosi per la coltura che viene trattata successivamente. Oltre al comportamento dell’operatore, la tipologia della/e irroratrice/i avrà grande influenza sui quantitativi di reflui da gestire. Le barre irroratrici presentano, generalmente, volumi di miscela residua nel circuito idraulico maggiori rispetto alle irroratrici per colture arboree, a seguito delle maggiori capacità medie dei loro serbatoi; le seconde sono, invece, più soggette alla contaminazione esterna per via della presenza del ventilatore. Inoltre, le caratteristiche del circuito idraulico e del lava impianto e la conformazione del serbatoio principale determinano le caratteristiche quali-quantitative della miscela fitoiatrica ancora presente nella macchina irroratrice al termine del trattamento.
BUONA IRRORATRICE
Il poter disporre di un’irroratrice che sia in grado di ridurre al minimo il volume residuo di miscela tecnicamente non erogabile attraverso gli ugelli e che sia dotata di un lava impianto correttamente dimensionato e dotato di sistema con valvola a tre vie bypass
è sicuramente di estrema utilità ai fini del contenimento di questa possibile forma di inquinamento ambientale.
QUALITà DELLA MISCELA
La quantità di miscela residua nel serbatoio, può essere considerevolmente limitata se si definisce in in modo preciso il volume (l/ha) distribuito e si adottano le necessarie procedure di calibrazione/regolazione dell’irroratrice, ovvero la verifica dei parametri operativi (velocità avanzamento, pressione di esercizio, tipologia di ugelli) che consentono effettivamente di distribuire il volume desiderato.
ENTITà DELLA MISCELA
Riguardo all’entità della miscela non distribuibile (quella che non può essere aspirata dalla pompa), si consiglia di chiedere verifiche in merito al proprio rivenditore e, qualora si intenda acquistare una nuova macchina irroratrice, di considerare questo parametro come uno degli elementi di scelta della stessa.
FORMAZIONE DEGLI UTILIZZATORI
Si ricorda infine che l’allegato VI del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevede, tra le diverse azioni necessarie, una specifica formazione degli utilizzatori su questa tematica con le indicazioni su come effettuare una sulla corretta gestione delle rimanenze di prodotti fitosanitari. In particolare, viene evidenziata la necessità di minimizzare il più possibile la miscela residua a fine trattamento attraverso delle corrette procedure di regolazione dell’irroratrice e che la sua possibile destinazione finale può essere:
- la distribuzione, previa diluizione, sulle colture per le quali il prodotto in uso è autorizzato;
- uno stoccaggio temporaneo in azienda per poi essere conferita a ditte autorizzate al trasporto e allo smaltimento di tale tipologie di rifiuti.
Per maggiori dettagli sulla gestione dei prodotti reflui del trattamento fitoaitrico si consiglia di consultare le pubblicazioni specifiche scaricabili dal sito www.topps.unito.it .